

Speedy Mindfulness, imparare a meditare come in un film
Come si distingue la realtà dalle proprie emozioni? Con la Speedy mindfulness si può meditare ovunque come in un film, nel tempo di un cortometraggio o di un Ted Talk
C’è un’espressione che rende molto bene l’idea di cosa sia la mindfulness:”farsi un film nella testa”. Quante volte ripassiamo mentalmente i passaggi di un’esperienza, ancora prima di viverla, per tenere a bada l’ansia anticipatoria? È un comportamento abbastanza naturale: chi lo fa abitualmente è il candidato naturale per sperimentare la speedy mindfulness.
Mindfulness e meditazione guidata, che cos’è e quali sono i benefici
Mindfulness vuol dire “consapevolezza” e, quando si tratta di meditazione, è intesa come strategia d’intervento per imparare a comprendere la realtà, qui e ora, abbassando i livelli di stress e ponendosi in una sorta di saggia relazione con gli eventi.
Significa, nella pratica, comprendere che il proprio modo di vedere la realtà non è solo frutto di una visione oggettiva dell’attualità, ma è anche una narrazione derivata dalle emozioni che muovono gli ingranaggi della sensibilità di ciascuno. Questi nel tempo diventano dei sistemi di pensiero strutturati e difficili da mettere in discussione. Sono gli stessi che rischiano di intrappolare i pensieri in forme di negatività, che amplificano lo stato di stress, l’ansia, gli sbalzi d’umore e che abbassano i livelli di concentrazione, permettendo alla mente di vagabondare. Se la realtà oggettiva non è modificabile, lo è quindi il modo di filtrarla.
Nel film d’animazione Inside&Out, la piccola Riley a seguito di un trasloco con i genitori vive un trauma in cui le emozioni prendono il sopravvento in molto alternato: c’è la gioia, che a volte viene scacciata dalla rabbia, dalla tristezza, dal disgusto o dalla paura. Le emozioni sono le vere protagoniste. Entrare in contatto con loro è alla base della mindfulness.
Ecco quindi qualche ispirazione e trucco per una meditazione veloce o magari specifica, come la meditazione guidata per la sera.
1. Creare un linguaggio specifico per il film delle proprie emozioni
Per diventare consapevoli è importante distinguere le proprie emozioni, dare loro un nome e comprenderne la portata nell’interpretazione della realtà. Il procedimento è esattamente quello fatto dai creatori di Inside&Out, che, personificando le emozioni e dando loro un volto, hanno imparato a codificare i comportamenti legati a ciascuna.
2. Fare il montaggio delle scene delle proprie emozioni per capirne il ruolo
Un esercizio utile per capire come le emozioni possano fluttuare, è provare a guardare in sequenza alcune scene di film, serie tv, video musicali che scatenano emozioni diverse. Serve a rendersi consapevoli di quanto “l’ora e qui” sia importante ai fini del benessere e di quanto sia importante non rimanere in balia di un’unica emozione, perché queste sono transitorie. Il passaggio da un’emozione all’altra è la dinamica che guida i personaggi della mente di Riley in Inside&Out e ne determina i suoi comportamenti.
3. Riempirsi di storie (altrui) per rielaborare creativamente
Si tratta, come farebbe un autore per descrivere il mondo di uno dei suoi personaggi, di esercitare l’empatia, non nel senso di immedesimazione nell’altro, ma di capacità di provare a comprendere il punto di vista di un’altra persona.
4. Incasellare le attività e metterle in successione corretta
L’ideale, come per i capitoli di una storia, sarebbe dedicare dei momenti precisi della giornata alla lettura delle notizie. In questo modo è possibile dare il tempo alla propria mente di dimenticare, non rimanere bloccati in una situazione, attraversare le emozioni e approdare a un nuovo “ora”, liberato da sensazioni negative.
Speedy mindfulness, come attivarla in 18 minuti, il tempo di una TED conference
Meditare non è una pratica complicata e a dimostrarlo ci sono stati diversi esperti che in 18 minuti, nel tempo di una TED conference, hanno mostrato come procedere con la meditazione veloce e guidata. Per cominciare basta prendere una sedia confortevole che permetta di distendere bene la schiena e le spalle e di appoggiare i piedi. Si parte chiudendo gli occhi e concentrandosi sul proprio spazio e sul presente con un formulario che abilita la concentrazione: “Sono qui, in questa stanza, questo è il mio corpo, non potrei essere diverso e fare altro”, “Non c’è futuro, non c’è passato, c’è solo ora”. Il focus è sul respiro e quindi sul rilassamento delle varie parti del corpo: la faccia, gli occhi, la mandibola, le spalle, le braccia.

