

Pubblicato
Quanta acqua ci serve per stare bene?
Idratarsi e dissetarsi sono due concetti diversi ma legati: per questo l’idratazione non dipende sempre da quanti bicchieri d’acqua beviamo, ma dal nostro stile di vita.
Bere quando si ha sete, dopo l’esercizio fisico e quando c’è molto caldo sono le tre regole d’oro per mantenere l’organismo idratato. Ma è sufficiente per mantenere l’equilibrio idrico dell’organismo? Non è detto, perché non tutto dipende dai liquidi ma anche dagli elettroliti che veicolano all’interno del nostro organismo e che perdiamo con la sudorazione.
Quando l’organismo è disidratato ci si sente deboli e stanchi, a causa della ridotta quantità di sangue che circola nel corpo. La disidratazione può causare tensione e mal di testa, problemi di concentrazione, può ridurre le prestazioni fisiche, in particolare durante l’esercizio fisico intenso, causare stitichezza e aumentare la densità delle feci, o dare problemi di digestione, causare secchezza della pelle e quindi renderla più vulnerabile alle infezioni. In generale, la disidratazione può causare una serie di problemi di salute e compromettere il benessere generale dell’organismo.
Il meccanismo della sete per la corretta idratazione
Idratarsi e dissetarsi sono due concetti diversi, anche se strettamente correlati. Idratarsi significa reintegrare la quantità di liquidi necessaria al corpo per mantenere il suo equilibrio idrico e funzionare correttamente. Dissetarsi significa bere per alleviare la sete, ovvero la sensazione fisica di aver bisogno di acqua. Avere sete è un segnale che il corpo sta diventando disidratato, ma bere solo per dissetarsi non significa necessariamente che il corpo sia adeguatamente idratato.
Quanta acqua al giorno bisogna bere per stare bene?
L’acqua è il liquido di eccellenza quando parliamo di idratazione. La quantità che si dovrebbe bere ogni giorno è soggettiva e dipende da molti fattori, quindi non è possibile trovare una formula che vada bene per tutti. L’ideale per una persona adulta è bere almeno 8 bicchieri (circa 2 litri) di acqua al giorno, oltre ai liquidi che integriamo normalmente con l’alimentazione. In alternativa all’acqua si può optare per tisane o brodi, facendo attenzione a non eccedere con zuccheri e sodio, contenuto nel sale.
Per mantenere la corretta idratazione dell’organismo è importante:
1) Introdurre regolarmente liquidi anche con un aiuto tech. Bere con regolarità durante l’arco della giornata è importante, aiutandosi anche con la tecnologia: dalle borracce tech che ci ricordano quando è ora di bere ai wearable che misurano il livello di idratazione, fino agli smart patch ovvero cerottini cutanei che cambiano colore quando è ora di idratarsi. Per riuscire a bere più acqua si può ingannare l’olfatto utilizzando una borraccia integrata con una capsula olfattiva, che quindi non incide sulle calorie o sulla qualità dell’acqua.
2) Monitorare i fattori disidratanti. Tenere traccia di quanto si ha sudato non è semplice, ma ci si può orientare. Nelle torride giornate estive o facendo attività fisica intensa si perdono anche due litri d’acqua ogni ora. Quando si parla molto, assieme all’espirazione si perdono liquidi. Un bagno o una doccia molto calda ci fanno sudare, anche se non ce ne rendiamo minimamente conto: se prolungati possono disidratarci quanto un passaggio in sauna. Anche un brindisi può pregiudicare il nostro livello di idratazione, perché le bevande alcoliche hanno un’azione disidratante. Le bevande gassate ci “ingannano”, dandoci la sensazione di esserci dissetati: proprio a causa della loro effervescenza portano a fare sorsi più piccoli e danno subito una sensazione di pienezza allo stomaco, portandoci quindi a berne di meno.
3) Bere liquidi ricchi di elettroliti prima, durante e dopo l’esercizio fisico, che può causare la perdita di liquidi e sali minerali attraverso il sudore. Il brodo di carne o di verdure fornisce una scorta di elettroliti, fondamentali per la reidratazione, come fosforo, potassio e sodio. Quello di carne fornisce anche collagene, utile da reintegrare dopo sforzi intensi. L’acqua di cocco è un ottimo reidratante perché oltre a dissetare contiene sali minerali che perdiamo con la sudorazione, come magnesio, potassio e calcio.

4) Ascoltare il proprio corpo: seguire la sete come “sentinella” che ci avvisa quando abbiamo bisogno di bere di più, ma non solo. È importante monitorare la secchezza cutanea: pelle secca e screpolature possono essere l’indicatore che il nostro corpo non riesce a mantenere la corretta idratazione. Le cause in quel caso possono non dipendere dalle buone pratiche e richiedere qualche indagine diagnostica, per escludere patologie associate alla disidratazione.
Cosa aspetti?
Il benessere inizia da te!
