Yogurt per il microbiota della bocca

I benefici dello yogurt cominciano in bocca. Secondo gli studi, i fermenti lattici sarebbero utili per prevenire sia la carie dentale sia la parodontite, la malattia che distrugge le strutture portanti dei denti. Per essere precisi, una parte dei lattobacilli dello yogurt potrebbe colonizzare le mucose dell’ambiente orale.

Probiotici per il microbiota orale

È vero che la maggioranza di microrganismi che ospitiamo risiede nell’intestino, ma abbiamo un microbiota con una popolazione numerosa anche su gengive, palato e pareti delle guance.
La bocca è l’inizio del nostro apparato digerente ed è, per il nostro organismo, una specie di finestra sul mondo, il punto d’incontro con l’esterno.
Il tappeto di batteri, funghi, protozoi e virus che vive nella cavità orale è parte integrante del microbiota generale umano. Alcuni dei ceppi batterici presenti hanno effetti positivi sulla nostra salute, altri sono potenzialmente patogeni. Così, negli ultimi anni è cresciuto l’interesse verso gli alimenti volti a salvaguardare il benessere orale grazie all’apporto di alimenti con probiotici, i batteri vitali con comprovati benefici per la salute: si tratta dei cibi fermentati tra cui lo yogurt, in cui lo zucchero del latte è stato fermentato dai lattobacilli.
Gli studi specifici sul microbiota della bocca si sono uniti alle tante ricerche sulla capacità dei probiotici di ripopolare l’intestino e sulla possibilità che questo arricchimento prevenga e aiuti il trattamento di infezioni gastrointestinali, urogenitali e respiratorie, ma anche di allergie e di varie patologie.

Yogurt e kefir combattono i batteri cariogeni

Una ricerca brasiliana risulta particolarmente interessante. Un team della Universidade Federal di Rio de Janeiro ha operato una revisione critica di vari studi clinici su cibi fermentati e microbiota della bocca. Si legge che lo yogurt e un altro latticino probiotico, il kefir, possono rivelarsi alimenti in grado di condizionare favorevolmente gli assetti del microbiota orale, ottenendo una sensibile riduzione della conta dello Streptococcus mutans.
Questo batterio è un agente cariogeno, ossia implicato nella genesi della carie. Infatti, agisce nella cavità orale metabolizzando il saccarosio e generando di conseguenza acido lattico, che finisce per degradare lo smalto del dente. Il suo potere di creare acidi a partire da zuccheri fermentabili è considerato il principale responsabile del processo corrosivo che intacca la dentatura.
Lo Streptococcus mutans, tra l’altro, a differenza di altri microrganismi, sopravvive all’ambiente acido, bonus che gli fornisce un vantaggio nella competizione con altre specie batteriche.

Un argine alla malattia parodontale

Come rimarcano gli studiosi brasiliani, lo yogurt e la schiera dei latticini probiotici possono ridurre lo sviluppo della carie nei bambini, negli adolescenti e negli adulti. Non solo: lo yogurt e il kefir potrebbero arginare anche la malattia parodontale, l’affezione che colpisce il parodonto, ovvero il complesso delle strutture che supportano i singoli denti e li connettono alle cavità scavate nell’osso mascellare e nella mandibola.
I riflettori degli scienziati sono puntati in particolare sulle performance di un particolare ceppo probiotico dello yogurt, chiamato Lactobacillus paracasei SD1, che si è dimostrato capace di abbattere il rischio di sviluppare le carie, con un effetto benefico capace di perdurare fino a quattro settimane dopo l’interruzione del consumo. Un batterio buono che riequilibra l’habitat orale.

Quale yogurt scegliere

In ultima analisi, le evidenze scientifiche suggeriscono che assumere con regolarità prodotti fermentati, veicoli di lattobacilli o bifidobatteri, potrebbe ridurre il numero degli Streptococcus mutans nella saliva e migliorare la salute della bocca e dell’organismo intero. Ma è chiaro che i risultati si possono ottenere all’interno di una dieta sana, senza eccessi di zuccheri, grassi e cibo spazzatura.
Bisogna anche scegliere lo yogurt giusto. «Il metro di giudizio principale deve riguardare la presenza o meno di zuccheri, a prescindere dal fatto che lo yogurt sia “bio”, cremoso, “senza lattosio” o “greco”», scrive la giornalista scientifica Eliana Liotta su Io donna-Corriere della Sera. «Il consiglio è di scegliere uno yogurt bianco senza zuccheri aggiunti, anche intero, e se si vuole arricchirlo con frutta fresca e secca, cereali soffiati o pezzetti di cioccolato fondente. Per chi proprio non riesce a farsi andar bene il gusto acidulo, il trucco è di allungare lo yogurt alla frutta con uno bianco, in modo da diluire lo zucchero dimezzandolo, preparando i vasetti da consumare in due mattine».

Redazione Nutrivel