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Come difendersi dal photoaging causato dalle luci blu degli schermi

Gli schermi di smartphone, tablet e pc emettono una radiazione chiamata “luce blu” che, con la lunga esposizione, accelera il processo di invecchiamento della pelle raggiungendone gli strati più profondi, e può danneggiare anche occhi e capelli. Un fenomeno noto come photoaging, dal quale è possibile proteggersi con qualche piccolo accorgimento.

I dermatologi sono unanimi nel considerare il sole tra le prime cause del “fotoinvecchiamento”, ossia l’invecchiamento cutaneo. Negli ultimi anni, oltre ai demonizzati raggi ultravioletti è stata scoperta una luce altrettanto dannosa per le nostre cellule, oltre che più subdola, perché agisce anche al chiuso.
La luce blu – o luce fredda – ha una lunghezza d’onda che va da 400 a 500 nm e viene emessa dai dispositivi elettronici come telefonini, tv, tablet, laptop, consolle, e-reader. Secondo l’autorevole ricerca State of Mobile 2022 dell’istituto di analisi App Annie passiamo un terzo delle nostre ore di veglia a fissare un device.
Circa 4.8 ore al giorno passate davanti agli schermi hanno conseguenze su pelle, ma anche capelli e occhi.
Gli effetti più conosciuti sono quelli legati alla vista: l’utilizzo intensivo dei dispositivi elettronici può provocare disagi come irritazione degli occhi, secchezza oculare causata dalla scarsa lubrificazione per il ridotto ammiccamento, visione offuscata a intermittenza per l’eccessiva luminosità dei supporti e mal di testa per stanchezza.
Quando raggiunge la pelle, la luce blu può danneggiarne gli strati innescando vari effetti biologici avversi, tra cui indebolimento della barriera epidermica, iperpigmentazione e danni alla matrice extracellulare che portano a un’accelerazione del normale processo di invecchiamento. Anche per la chioma le conseguenze di un’eccessiva esposizione possono essere molteplici: indebolimento della fibra capillare, ingrigimento e invecchiamento dei capelli, cuoio capelluto più incline all’ossidazione e all’irritazione.

Come prevenire i danni da photoaging?

1) Posizionate lo schermo del computer ad altezza del viso e a circa 40 cm di distanza dal corpo.
2) Impostate retroilluminazione e grandezza dei caratteri adeguati alla luminosità della stanza.
3) Seguite la regola del 20-20-20: ogni 20 minuti distogliete lo sguardo dallo schermo (potete approfittarne per sgranchirvi le gambe) e fissate un oggetto a 20 piedi (circa 6 metri) di distanza per almeno 20 secondi.
4) Idratate gli occhi sbattendo spesso le palpebre cosa che normalmente davanti allo schermo si tende a fare meno ma anche bevendo molta acqua (vi aiuterà anche a livello epidermico!).
5) Per il viso scegliete creme idratanti ricche di attivi antiossidanti come Betacarotene, Vitamina E, Vitamina C e Manganese e Vitamina B3: la niacimide infatti non solo protegge dai danni della luce blu ma aiuta a riequilibrare la pigmentazione della pelle, affina i pori e migliora l’elasticità della pelle.

Redazione Nutrivel