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Camminare fa bene, in montagna fa ancora meglio
La montagna offre un ventaglio molto ampio di benefici, non solo il relax e l’aria buona. Ecco i 7 vantaggi sul corpo e sullo spirito della camminata in alta quota.
I benefici del camminare
Camminare è l’attività che non dovrebbe mai mancare nella nostra quotidianità. Ogni giorno è necessario (e non semplicemente consigliabile!) camminare almeno 30 minuti oppure per 10.000 passi totali. Questo serve a tenere il corpo in movimento, ovvero aiuta le ossa, le articolazioni, la circolazione sanguigna e linfatica, il sistema respiratorio, la vista e l’umore. Se fatto poi nella natura, è ancor più benefico ed è per questo che il camminare in montagna è un’ottima idea.
Cosa cambia tra il camminare in montagna e in città?
Forse non ci abbiamo mai pensato, ma la prima differenza tra una passeggiata nel parco cittadino e una camminata in montagna sta nello sforzo mentale. In montagna dobbiamo stare attenti a non perdere la strada, può capitare di usare una cartina “tradizionale”, bisogna prestare attenzione a evitare gli ostacoli e stare attenti ai piccoli pericoli. Questo necessariamente ci richiede di mantenere la concentrazione e tiene il cervello in allenamento.
Altro vantaggio sorprendente è che camminare fa bene alla vista: ci tiene lontano dagli schermi che emettono raggi dannosi per gli occhi, liberandoci per qualche ora dall’esposizione alla luce artificiale. Inoltre lo sguardo continua a posarsi alternativamente tra soggetti vicini, lontani e molto lontani, facendo lavorare i piccolissimi muscoli che muovono il cristallino in modo diverso dal quotidiano.
La camminata in montagna inoltre rappresenta un allenamento fisico muscolare completo. Coinvolge tutti i distretti muscolari, sia della parte superiore che inferiore del corpo: gambe, glutei, schiena, spalle… perfino le micro fasce muscolari del piede!
Tutto questo grande coinvolgimento muscolare, aumenta il dispendio calorico giornaliero, soprattutto se la camminata è prolungata (oltre 30’). Il metabolismo, ovvero il processo biologico che lavora per portare il nutrimento alle cellule, si attiva per portare ai muscoli le scorte da bruciare per ottenere l’extra energia richiesta dallo sforzo muscolare e quindi aiuta nel processo di dimagrimento.
Il coinvolgimento muscolare ha un altro beneficio: il sostegno al benessere della funzionalità cardiaca. Lo sforzo cardiaco richiesto dalla camminata in montagna – se ben gestita! – non è eccessivo e costituisce anzi un ottimo allenamento per il cuore e per l’apparato vascolare. Inoltre camminare aiuta il ritorno venoso: ogni passo ha l’effetto di una pompa che spinge verso l’alto il sangue attraverso le vene e aiuta a prevenire il senso di gonfiore e di pesantezza tipico della vita sedentaria.
Anche i polmoni beneficiano della camminata perché aumentando lo sforzo muscolare, aumenta anche la richiesta del corpo di ossigeno: il sistema respiratorio è quindi sottoposto ad un vero e proprio allenamento che ne migliora le prestazioni – senza contare che l’aria di montagna è migliore di quella di città!Forse potremmo addirittura dire che aiuta a smettere di fumare? I forti fumatori si potrebbero sentire in deficit di ossigeno durante una camminata in montagna e questo potrebbe farli riflettere sui danni che fa questa pessima abitudine!
Se questi benefici non bastassero, camminare in montagna è anche molto utile per migliorare il tono dell’umore. Oltre al fatto che in generale lo sport libera le endorfine, la montagna e la natura, aiutano a ridurre lo stress il che porta enormi benefici su tutti i fronti: da quello cardiovascolare a quello gastrointestinale.
Infine abbattiamo un falso mito: camminare in montagna non aiuta a fissare il calcio nelle ossa. Affinché il processo di sintesi di vitamina D sia efficiente, deve esserci anche la giusta temperatura esterna, non solo la presenza del sole. Come dice la Professoressa Sabrina Corbetta, responsabile del Servizio di Endocrinologia e Diabetologia all’IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi: “Bisogna tenere conto che l’efficienza di sintesi dipende dalla temperatura. Per esempio, in alta montagna, se sono a 3.000 metri e l’aria è fredda, non è a 37°, l’efficienza del processo di sintesi della vitamina D si riduce drasticamente”. Inoltre, prosegue la Professoressa, per stimolare la produzione di vitamina D è necessario che la pelle si arrossi, “questo, però non va d’accordo con l’indicazione dei dermatologi che raccomandano sempre di proteggere la pelle attraverso lozioni di filtro solare quando ci si espone ai raggi, soprattutto se si è di fototipo bianco”.
I benefici della camminata in montagna in sintesi
1) Allena la capacità di concentrazione
2) Riposa la vista
3) Aiuta a mantenere una buona salute cardiovascolare
4) Sostiene il ritorno venoso e linfatico
5) Potenzia la muscolatura di tutto il corpo
6) Migliora la capacità polmonare
7) Migliora il tono dell’umore
Buona camminata!

